Regolamento Prove Spaniel

ENCI - Regolamento Nazionale delle Prove di Caccia per Spaniels

REGOLAMENTO NAZIONALE DELLE PROVE DI CACCIA PER SPANIELS
Approvato dal Consiglio Direttivo dell'ENCI ed in vigore dall' 1.1.1996 Successive modifiche apportate dal Consiglio Direttivo in data 11.2.1997 In vigore dall' 1.7.1997


PREMESSA
Le prove nazionali si suddividono in:
a) prove con selvatico abbattuto (tipo A)
b) prove con riporto a freddo (tipo B)
A fini del conseguimento del titolo di campione italiano di lavoro, non meno di due CAC devono essere ottenuti in prove con selvatico abbattuto.

A) PROVE CON SELVATICO ABBATTUTO
In tali prove il riporto viene eseguito esclusivamente su selvaggina naturale nel corso del turno di prova, fatto salvo quanto previsto dal successivo art. 23.

B) PROVE CON RIPORTO "A FREDDO"
In tali prove il riporto sarà effettuato a fine gara, limitatamente ai cani qualificabili, su fagiano o piccio-ne di allevamento, precedentemente uccisi e lanciati al cane come previsto dal successivo art. 23 comma 4. Il tipo di animale da riportare dovrà essere specificato nel programma.

Art. 1. - Queste prove hanno lo scopo di evidenziare i riproduttori di élite che si saranno distinti per le loro qualità di naso, di andatura, di resistenza, della capacità di recepire e trattenere un addestramento molto spinto e suscettibile a generare altri grandi cacciatori e numerosi cani da caccia di alto valore.
Art. 2. - Le prove di cui alla lettera "a" della premessa sono caratterizzate dal fatto che possono svolgersi solo in stagione di caccia aperta su selvatico naturale e con selvatico abbattuto per ciascun cane nel corso del suo turno di prova.
Le prove di cui alla lettera "b" invece dovranno svolgersi SOLO in Zone di Ripopolamento e Cattura o Aziende Faunistico Venatorie e SOLO dalla chiusura della caccia al 31 marzo e dal 1 settembre all'apertura.
Nessuna prova con CAC potrà essere svolta con selvatico che non sia naturale. Per selvatico naturale si deve intendere selvatico nato in libertà o liberato al più tardi entro il mese di agosto.
In nessun caso potrà essere liberato selvatico in occasione di una prova, nemmeno qualche giorno prima.

ORGANIZZAZIONE
Art. 3. - Non potranno partecipare alle Prove che i cani di razza pura iscritti o ascrivibili ad un Libro Origini riconosciuto dalla FCI.
Art. 4. - Nelle prove sono previste due categorie separate, l'una alla quale prenderanno parte i Cocker, l'altra alla quale parteciperanno tutte le razze Spaniel.
Nel caso in cui non si potessero effettuare le due categorie contemporaneamente, il comitato organizzatore tirerà a sorte l'ordine del loro svolgimento.
Tutti gli Spaniel potranno correre assieme nella stessa prova nel caso in cui non ci siano sufficienti iscrizioni di una delle varietà. In quel caso sarà attribuito un solo CAC purché il cane vincitore sia di qualità eccezionali.
Art. 5. - La partecipazione alle prove con CAC è aperta ai cani menzionati all'art. 3.
L'iscrizione alle prove sopra indicate può essere limitata anche in base a solo titoli di merito (qualifiche ottenute precedentemente) a condizione che venga indicata sul programma delle prove.
ENCI - Regolamento Nazionale delle Prove di Caccia per Spaniels
Art. 6. - Si prescrive quanto segue:
a) se la Prova è divisa in più batterie, la ripartizione dei cani si farà secondo le seguenti disposizioni: nessun proprietario, addestratore o conduttore potrà pretendere che i suoi cani siano inseriti in più batterie a meno che non abbia degli aiutanti che possano presentare per lui in altre batterie.
b) la presenza di femmine in estro è assolutamente proibita;
c) nessuna iscrizione potrà essere accettata oltre la data della chiusura stabilita;
d) non verrà rimborsato alcuno ammontare di iscrizione a meno che la rinuncia non venga comunicata almeno 5 giorni prima della data della prova;
e) le iscrizioni saranno valide solo se accompagnate dall'importo. I partecipanti di nazionalità estera potranno regolare i loro pagamenti all'atto delle prove purché questi vengano effettuati prima dell'inizio e dovranno essere fatti per tutti i cani iscritti, presenti o meno, salvo i casi alla lettera d);
f) solo le femmine in calore potranno essere ritirate e non potranno essere rimpiazzate, inoltre non sarà accettata alcuna sostituzione di cane;
g) il conduttore o il concorrente che rifiuterà di pagare le sue iscrizioni non sarà ammesso alla partecipazione alle prove della stessa categoria che avessero luogo nella stessa giornata.
Art. 7. - Non sono ammessi cani cattivi, mordaci o affetti da malattie contagiose, i cani appartenenti o condotti da persone soggette alla sanzione disciplinare della squalifica irrogata dall'ENCI o dalla FCI in corso di esecutività, o facenti parte di società o club non riconosciuti dagli Enti membri della FCI.
Art. 8. - I conduttori dovranno trovarsi, pena l'esclusione, presenti all'appello che si farà sul luogo del raduno, e saranno in seguito sempre a disposizione del Giudice.
Art. 9. - Il Comitato organizzatore si riserva il diritto di annullare una prova rimborsando l'ammontare delle iscrizioni solo per cause naturali e di forza maggiore.
Art. 10. - L'omologazione da parte dell'ENCI delle classifiche non avrà luogo se i cani presenti in gara non saranno almeno 2.
Art. 11. - La ripartizione dei cani sarà fatta dagli organizzatori, mentre l'ordine dei turni sarà fatto con estrazione a sorte.

MISURE D'ORDINE
Art. 12. - Per quanto attiene le misure d'ordine saranno applicati i vigenti regolamenti dell'ENCI.

PRESENTAZIONE
Art. 13. - Nessun cane potrà portare, durante il turno, alcun oggetto coercitivo.
Art. 14. - Il conduttore dovrà in qualsiasi circostanza rimettersi alle indicazioni dei giudici, non dovrà usare voce e fischietto che con la massima discrezione.
Art. 15. - A meno che un cane non presenti delle insufficienze evidenti o dei difetti eliminatori, verrà esaminato almeno per 10 - 15 minuti. Dopo il primo turno il giudice avrà la facoltà di richiamare i cani per quante volte e per tutto il tempo che egli riterrà giusto.
Art. 16. - Le prove dovranno essere giudicate da un (1) Giudice e nei casi in cui ne ricorrerà la necessità si potrà utilizzare un assistente indicato dall'organizzazione, purché sia realmente esperto. Ove necessario o prescritto da altri regolamenti si potrà far giudicare anche da giurie plurime.
Art. 17. - Nelle prove di tipo "a" di cui alla premessa assieme alla giuria ci dovranno essere preferibilmente due sparatori ufficiali. In generale questi dovranno seguire le indicazioni dei giudici e previ accordi si potrà abbattere il primo selvatico che si leva, ma in seguito solo quello lavorato dal cane.
Per tutti i selvatici abbattuti il cane sarà invitato al riporto.
Art. 18. - I cani dovranno correre, nei limiti del possibile, su terreno semi - coperto e vario. È facoltà del giudice di farli correre anche su terreno scoperto per meglio controllarne l'addestramento.
Art. 19. - La Giuria dovrà tener conto delle attitudini e delle caratteristiche di lavoro di ogni razza.
Dovrà altresì tenere in considerazione: l'intelligenza; la cerca di giusta ampiezza compatibile con tipo di terreno e utile al fucile; il galoppo brioso e veloce in stile di razza; l'azione avida continua e determinata; il collegamento con il conduttore; la capacità di ricezione dell'emanazione sia su pista che al vento; la presa di pista, la prontezza e l'espressività nel risolvere; la buona condotta al frullo e allo schizzo della selvaggina sia forzata, sia che si levi spontaneamente, nonché al colpo di fucile anche su selvatico non "lavorato" dal cane; l'attenzione alla fucilata; la prontezza e la precisione dell'individuazione del punto di caduta del selvatico; la perseveranza nella ricerca del selvatico abbattuto e la prontezza nell'abboccarlo; la velocità e dolcezza del riporto sia all'asciutto che dall'acqua; la resistenza nell'affrontare ostacoli.

Art. 20. - I difetti e gli errori che portano all'eliminazione sono:
- insufficienza di cerca (l'ideale è quella utile al fucile);
- carenza di iniziativa e passione, carenze fisiche, scarsa avidità e determinazione;
- andatura non in tipo;
- carenza palese d'intelligenza;
- paura del colpo di fucile e del selvatico;
- il trascuro di selvatico utile;
- il far ripetutamente levare il selvatico fuori tiro;
- la carenza di olfatto;
- il dare voce sia insistentemente che senza giustificazione;
- il mancato riporto sia all'asciutto che dall'acqua anche su selvatico non levato dal cane, purché non abboccato da altri cani;
- il riporto con dente duro.

Art. 21. - I cani dovranno essere condotti come lo sono generalmente a caccia, diretti preferibilmente con un segno; i richiami troppo frequenti sia alla voce che col fischietto, saranno considerati come difetti di obbedienza. Durante la cerca ed il riporto il conduttore dovrà rimanere vicino al giudice per seguirne le direttive. Il giudice ha facoltà di accordare al conduttore di portare il cane in vicinanza del luogo di caduta del selvatico se questo è stato abbattuto quando il cane non lo lavorava, o comunque al di fuori della vista del cane. Il riporto dovrà essere effettuato al piede del conduttore senza esitazioni o interruzioni ingiustificate.
Art. 22. - In ogni caso, affinché il cane possa essere classificato, dovrà riportare correttamente. Dovrà anche aver lavorato e preso un punto su almeno un selvatico.
Il riporto di lepre è obbligatorio per gli Springer. Per i Cocker la mancanza di riporto di lepre non è difetto di eliminazione ed il riporto effettuato è da considerarsi come nota di merito.
La mancanza di riporto di un selvatico ferito che si sia sottratto non porta alla eliminazione se il cane lo ha almeno tentato dando prova di aver trovato la pista, averla seguita più o meno a lungo.
Il riporto effettuato in questi casi, è nota meritoria.
Abboccare un selvatico fermo non è nota di demerito.
Art. 23. - Nella prova di cui alla lettera "a" della premessa il riporto "a freddo" non sarà ammesso salvo casi eccezionali di forza maggiore.
Prima di effettuare un riporto a freddo, si deve tentare se possibile di effettuare un riporto a caldo in azione di caccia.
Per il cane che abbia ottenuto un punto o nel turno o nel richiamo, per la verifica del riporto a caldo non sarà più tenuto conto degli errori commessi oltre il tempo del turno o del richiamo dopo la realizzazione.
Se per mancanza di tempo, di terreno o di selvatico non è possibile effettuare un riporto a caldo, si ricorrerà al riporto a freddo in azione di caccia con le seguenti modalità da seguire anche per le prove di cui alla lettera "b" della premessa:
- il selvatico (non precedentemente abboccato) è posto su terreno al di fuori della vista del cane a circa 20/30 metri da lui. Il terreno sarà lavorato come in una normale azione di caccia. Dopo un colpo di fucile il cane verrà inviato al riporto.
La durata della cerca non avrà alcuna importanza e non costituirà in alcun caso un criterio di valutazione. A condizione che il cane cerchi attivamente, gli verrà concesso di continuare. Ogni riporto a freddo sarà fatto su terreno differente.

Art. 24. - Per essere classificati non è ammesso nessun errore grave.
Per ottenere il CAC il cane dovrà aver completato un lavoro impeccabile senza alcun errore.
Art. 25. - Il C.Q.N. (Certificato di Qualità Naturali) può essere dato solo al cane che avendo dato prova di ECCELLENTI qualità naturali (compreso il riporto) ed essendosi comunque aggiudicato almeno un punto, non ha potuto essere classificato per errori di dressaggio.

Art. 26. - "DERBY" Prova riservata a soggetti nati in Italia dopo il 1° Luglio di due anni prima.
Le batterie di questa prova non possono essere composte da più di 11 soggetti.
Se vi sono più batterie, i vincitori di ciascuna batteria a parità di qualifica, dovranno confrontarsi in un turno singolo per determinare il vincitore del DERBY.

Art. 27. - I Giudici non baseranno le loro classifiche in relazione al numero dei punti presi, bensì sulla loro qualità tenendo conto dello stile di razza e delle altre qualità naturali inerenti la razza.
Art. 28. - Alla fine della prova i Giudici dovranno proclamare la classifica sul campo e commentare l'esito della prova.

Art. 29. - Per accedere al Campionato Italiano di Lavoro un cane dovrà aver ottenuto:
- 3 CAC (di cui non meno di 2 ottenuti in prove con selvatico abbattuto)
- possedere un brevetto di riporto dall'acqua (come da art. 30)
- aver ottenuto la qualifica in esposizione (attualmente un MB in Raduno o Speciale).

BREVETTO RIPORTO DALL'ACQUA
Art. 30. - Il brevetto di riporto dall’'acqua verrà giudicato da due giudici abilitati a giudicare prove CACIT per Spaniel.
Condizioni dell'esecuzione dei riporti dall'acqua:
- i riporti si faranno con anitra uccisa al momento
- i giudici veglieranno affinché tutti i cani siano posti nelle stesse condizioni e che si avvicinino il più possibile ai seguenti criteri:
- i riporti si faranno in acqua profonda che obblighi il cane a nuotare per una distanza di più metri,
- l'entrata in acqua si farà su una discesa non troppo ripida che non obblighi il cane a saltare o tuffarsi,
- l'anitra sarà lanciata per tutti i cani dalla stessa persona e dovrà cadere oltre sette metri dal bordo (in caso di riporto nel fiume, l'anitra sarà lasciata sufficientemente a monte da poter passare a portata davanti al cane).
Verrà tirato un colpo di fucile all’atto del lancio, il cane potrà andare in acqua non appena l'anitra verrà lanciata.
- per un tempo che non dovrà assolutamente superare il minuto, sarà tollerato che il conduttore incoraggi il suo cane ad entrare in acqua ma non potrà usare che la voce e dovrà rimanere nei limiti del ragionevole.

DISPOSIZIONI TRANSITORIE
Art. 31. - Fino al 31/12/97 gli organizzatori di Prove Internazionali sono tenuti allo svolgimento della prova di riporto dall'acqua come descritta al precedente articolo 30 che varrà a tutti gli effetti quale brevetto di riporto. Resta inteso che i possessori del brevetto non sono tenuti alla reiterazione della prova di riporto dall'acqua.

PROVE DI CACCIA PER SPANIELS INGLESI - REGOLAMENTO “A” DELLA FCI
FEDERATION CYNOLOGIQUE INTERNATIONALE (AISBL)
Place Albert 1er, 13, B – 6530 Thuin (Belgique), tel : +32.71.59.12.38, fax : +32.71.59.22.29, email : info@fci.be


PROVE DI CACCIA PER SPANIELS INGLESI - REGOLAMENTO “A” DELLA FCI


ART. 1
Queste prove hanno lo scopo di evidenziare i riproduttori di élite che si saranno distinti per le loro qualità di olfatto, di stile, di andatura, di resistenza, della capacità di recepire e trattenere un addestramento molto avanzato e pertanto ritenuti adatti a riprodurre altri grandi soggetti e numerosi cani da caccia di prim’ordine
ART. 2
Queste prove si devono svolgere in un periodo di caccia aperta, su terreni che abbiano una base di selvaggina naturale.
Se la selvaggina viene immessa il giorno della competizione, il CACIT non può essere assegnato.
ORGANIZZAZIONE
ART. 3
Possono partecipare alle competizioni solo cani di razza pura, iscritti ad un Libro Origini riconosciuto dalla FCI.
ART. 4
Nelle prove sono previste due categorie: la prima, dove prenderanno parte i Cockers; la seconda, dove parteciperanno tutte le altre razze Spaniels.
Se le prove di entrambe le categorie non si possono svolgere contemporaneamente, il comitato organizzatore procederà al sorteggio per stabilire l’ordine di svolgimento.
Tutti gli Spaniels potranno concorrere insieme in una stessa prova, se non vi sono abbastanza iscrizioni in una delle due categorie; in questo caso sarà attribuito un solo CACIT sempreché il cane vincitore sia di qualità eccezionali.
ART. 5
A causa della scarsa presenza di selvaggina naturale in Europa, ciascun paese è libero di stabilire dei limiti agli abbattimenti dei selvatici durante i turni di prova.
ART. 6
Le istruzioni di questo regolamento saranno applicate rigorosamente, in particolare con riferimento ai punti seguenti:
1. Ripartizione dei cani nel corso della competizione: se il field trial è diviso in più batterie, il proprietario, il dresseur o il conduttore non potrà esigere dal comitato organizzatore che i suoi cani siano inseriti in più di due batterie, a meno che egli non abbia un assistente che possa presentare a suo nome in altre batterie.
2. Data di chiusura delle iscrizioni: nessuna iscrizione verrà accettata dopo la data di chiusura.
3. Le iscrizioni saranno accettate se accompagnate dal relativo pagamento. I partecipanti stranieri potranno comunque regolarizzare quanto dovuto direttamente sul luogo, prima dell’inizio della prova, e dovranno farlo per tutti i cani iscritti, che siano presenti o no.
4. La presenza di cagne in calore è ammessa ma queste saranno presentate dopo tutti gli altri cani iscritti nella batteria.
5. Nessun cane potrà essere sostituito.
6. Non verrà rimborsata alcuna iscrizione, dopo la data di chiusura delle stesse.
ART. 7
Non sono ammessi cani aggressivi, i cani affetti da malattie contagiose, i cani appartenenti a persone squalificate o facenti parti di società o club non riconosciuti dalla FCI o persone che non abbiano regolarizzato le iscrizioni a prove precedenti.
ART. 8
Pena l’espulsione, i cani dovranno essere presenti all’appello che verrà fatto sul luogo del raduno e restare successivamente, costantemente, a disposizione dei giudici.
Il libretto di lavoro è obbligatorio ed il conduttore dovrà consegnarlo quando il cane viene chiamato.
ART. 9
Il comitato organizzatore si riserva il diritto di annullare la competizione rimborsando le iscrizioni.
ART. 10
La FCI confermerà le qualifiche se ciascuna batteria é composta da almeno sei cani presenti. Il numero massimo di cani iscritti in una batteria è fissato a quindici.
ART. 11
La ripartizione dei cani in batterie sarà realizzata dagli organizzatori mentre l’ordine dei turni sarà tirato a sorte pubblicamente.

MISURE DISCIPLINARI
ART. 12
Per quanto riguarda le misure d’ordine, sono applicabili i regolamenti in vigore in ciascun paese sempreché questi non siano in contrasto con le prescrizioni della FCI.

PRESENTAZIONE
ART. 13
Nessun cane potrà indossare strumenti coercitivi nel corso della presentazione.
Il cane dovrà correre con collo nudo.
ART. 14
Il conduttore dovrà, in qualsiasi circostanza, adeguarsi alle indicazioni dei giudici; pena l’espulsione, dovrà trattenersi da qualsiasi commento negativo durante la presentazione.
ART. 15
Ciascun cane verrà esaminato per almeno 15 minuti, a meno che non commetta evidenti mancanze o commetta errori da eliminazione.
All’inizio del percorso ci sarà un periodo di un minuto nel corso del quale i punti acquisiti verranno contati mentre gli errori commessi non porteranno all’eliminazione. Quando il cane prende un’emanazione a cavallo del minuto si aspetterà la conclusione dell’azione prima di suonare il termine del minuto.
Un’occasione persa durante il primo minuto del turno non permetterà al cane di essere richiamato.
Dopo il primo turno di prova, i giudici potranno richiamare i cani, per quante volte e per tutto il tempo che riterranno utile.
ART. 16
Le prove devono essere giudicate da due o tre giudici qualificati provenienti da paesi che applicano il Regolamento A. Questo, per ciascuna batteria. Non è permesso sostituire un giudice con una persona non ufficialmente qualificata.
ART. 17
Due “fucili” devono stare a fianco dei giudici; i tiratori devono seguire le disposizioni di questi ultimi. Di regola, per ciascun cane, viene loro concesso di abbattere il primo selvatico che si alza in volo, poi solo il selvatico lavorato dal cane.
ART. 18
I cani devono correre il più possibile, su terreno semi-coperto, cespugliato e vario. E’ lasciata facoltà ai giudici di far correre i cani su terreni aperti per meglio controllare l’addestramento.
ART. 19
I giudici considereranno essenzialmente le attitudini e le caratteristiche di lavoro, tipiche di ciascuna razza, ovvero: l’intelligenza nell’utilizzazione del terreno, la cerca di giusta ampiezza in relazione alla portata del fucile e alla natura del terreno, l’andatura vivace e rapida in base alla razza, l’azione apassionata e continua, il collegamento del cane con il suo conduttore, l’olfatto a buon vento o su pista, la sicurezza nella scoperta di una traccia e la velocità di esecuzione, l’immobilità quando il selvatico prende il volo o fugge, punto preso d’autorità: sarà contato come punto soltanto il selvatico levato dal cane senza l’aiuto del conduttore, l’indifferenza al colpo di fucile, la prontezza e la precisione nella localizzazione del punto di caduta del selvatico, la perseveranza nella ricerca del selvatico ferito, la rapidità nel raccogliere il selvatico morto o ferito, il riporto rapido e con presa dolce, sia sul terreno che in acqua, la resistenza agli sforzi, e soprattutto Il coraggio a lavorare nel terreno coperto da folta vegetazione, in particolare nei rovi.
ART. 20
Difetti gravi che portano all’eliminazione l’assenza di cerca o mancanza di apertura nella cerca (la cerca ideale corrisponde alla portata del fucile), la mancanza di iniziativa, la mancanza di azione appassionata, la paura del colpo di fucile o del selvatico, insufficienza di olfatto, andatura non tipica della razza, mancanza di obbedienza (disubbidire, non fare ciò che viene ordinato), un cane che galoppa senza cacciare veramente, fare alzare in volo il selvatico più di una volta oltre la portata del fucile, l’abbaiare insistentemente o comunque senza giustificazione, il rifiuto di riportare un selvatico vivo, da terra o dall’ acqua, riporto con dente duro, indicazioni non corrette in più di tre occasioni, lasciare un selvatico su terreno utile, il cane fermato fisicamente dal suo conduttore.
ART. 21
I cani devono essere condotti come solitamente lo sono quando vanno a caccia, guidati preferibilmente da gesti; il conduttore dovrà usare con grande discrezione la voce o il fischietto, chiamate troppo frequenti, sia con voce che con fischietto, saranno considerate come difetto nell’obbedienza.
Il conduttore deve restare permanentemente al fianco dei giudici per seguirne le direttive. I giudici potranno dare ordini per il riporto del selvatico.
ART. 22
Perché il cane possa essere classificato, esso deve aver lavorato correttamente sul terreno, aver preso almeno un punto sul selvatico e riportato tutto il selvatico abbattuto (+ riporto in acqua, art.24).
Un riporto è perfetto quando il cane raccoglie immediatamente il selvatico, lo riporta direttamente con presa dolce e lo consegna in mano all’ordine del conduttore; se al contrario, il conduttore deve intervenire nella ricerca per guidare il cane per far prendere il vento o una pista sul terreno questo sarà interpretato come mancanza d’iniziativa o di olfatto. Il cane restato immobile non sarà inviato al riporto se non su ordine dei giudici. Il fatto di non riportare un selvatico ferito non implica automaticamente l’eliminazione se il cane dimostra determinazione nel seguire la pista. E’ lasciata facoltà al giudice di chiamare un altro cane per una doppia verifica; se la selvaggina viene trovata, il primo cane sarà eliminato. Dall’altro canto, il riporto di selvatico ferito, secondo la difficoltà, è considerato un merito. Il riporto di una lepre è obbligatorio per tutti gli Spaniels. Per i Cockers, un errore di riporto della lepre non conduce all’eliminazione mentre il riporto eseguito è considerato come un merito. Se il colpo di fucile ha danneggiato il selvatico al punto di giustificare un rifiuto o un cattivo riporto, la giuria può decidere per un secondo di riporto con un selvatico fresco e non danneggiato. Abboccare un selvatico che resta immobile non è nota di demerito.
ART. 23
Se per mancanza di tempo, terreno o selvatico, non è possibile effettuare un riporto a caldo, si ricorrerà ad un riporto a freddo in azione di caccia: nella misura possibile, si impiegherà il selvatico non abboccato da altri cani. il selvatico è piazzato sul terreno, al di fuori della visuale del cane, ad una distanza di circa 20 o 30 metri. il terreno viene lavorato come in un’azione normale di caccia e, dopo lo sparo, il cane è inviato al riporto.

RIPORTO IN ACQUA
ART. 24
Per poter ottenere una qualifica in una prova con il CACIT, il cane deve aver effettuato un riporto in acqua.
Poiché molte competizioni si svolgono nel periodo di gelo, ciascun paese organizzerà dei tests di riporto in acqua durante la stagione di caccia che si estende da agosto a marzo, di preferenza nel corso di una prova ad inizio stagione; i tests superati in un altro periodo dell’anno sono senza valore.
Un riporto in acqua potrà essere richiesto nel corso della Coppa Europa e durante le coppe nazionali quando le condizioni meteorologiche lo permettono.
Il test di riporto in acqua sarà giudicato da due giudici abilitati a giudicare le prove di lavoro con CACIT per spaniels; essi si accerteranno che tutti i cani possano lavorare nelle medesime condizioni: il riporto si farà su anatra abbattuta il volatile sarà lanciato da una stessa persona per tutti i cani un colpo di fucile sarà sparato al lancio del selvatico l’anatra dovrà cadere tra i 7 e 10 metri dal bordo dell’acqua (in caso di riporto in un fiume, sarà lanciata sufficientemente a monte da passare davanti al cane il cane non potrà andare in acqua prima dell’autorizzazione dei giudici l’entrata in acqua si farà in un’argine con pendenza dolce che non obbligherà il cane a saltare o tuffarsi il riporto si farà in acque profonde obbligando il cane a nuotare per più metri nel corso di un minuto al massimo, il conduttore potrà, unicamente parlando, incoraggiare il cane ad entrare in acqua.

CLASSIFICA
ART. 25
Per essere classificati, non si può aver commesso alcun difetto grave.
Per ottenere il CACIT, il cane deve aver effettuato una presentazione impeccabile e di prim’ordine, senza alcun errore.
ART. 26
Il CQN (Certificato di Qualità Naturali) può essere attribuito ai cani che dimostrano eccellenti qualità naturali (compreso il riporto) che abbiano acquisito un buon punto ma senza essersi qualificati a causa di errore di addestramento.
ART. 27
Se più CAC sono stati rilasciati nelle batterie di una stessa prova, si dovrà ricorrere ad uno spareggio che sarà sempre corso a singolo.
ART. 28
I giudici baseranno la propria valutazione sulla qualità dei punti piuttosto che sul numero dei punti presi, tenendo conto dello stile della razza e delle altre qualità naturali.
ART. 29
Alla fine della prova, i giudici annunceranno immediatamente i risultati sul terreno e li commenteranno sul luogo del raduno prima che i premi vengano assegnati; essi si assicureranno che la loro valutazione, firmata, venga consegnata agli organizzatori prima della loro partenza.
Questo regolamento é stato approvato dalla Commissione Generale